Il gioielliere svizzero Ronnie Totah ha riconosciuto in uno dei lotti messi all'asta negli Stati Uniti la pietra preziosa rubata alla sua azienda. Il furto è stato commesso 20 anni fa in Italia, e il proprietario attuale della pietra è un finanziere di origine russa.
Negli anni '90 lo zaffiro del Kashmir, di 65,16 carati (13 grammi) e del valore stimato di oltre 10 milioni di dollari, era di proprietà dell'azienda gioielliera Horovitz & Totah. La pietra è stata incastonata nel bracciale con diamanti e zaffiri più piccoli, realizzato nel 1923.
Nell'autunno del 1996, il gioiello è stato messo all'asta, da dove è stato poi rubato. Secondo Ronnie Totah, si tratta di un colpo da professionisti, la pietra è stata rubata sotto il naso del proprietario. Tuttavia, il bracciale è stato assicurato, per cui la società ha ricevuto 1,8 milioni di dollari.
Nel novembre dell'anno scorso, Nazgol Gionah, responsabile della sezione gioielli della Casa d'Aste Phillips, ha comunicato che presto sarebbe messo all'asta un raro zaffiro del Kashmir incastonato nel bracciale con diamanti. Nel catalogo della Casa d'Aste la pietra è stata presentata come uno dei più grandi zaffiri del Kashmir sfaccettati del mondo.
Anche se lo zaffiro pesa ora solo 59,57 carati, cioè, è stato smerigliato di nuovo, Totah l'ha riconosciuto come di sua proprietà rubata. A sostegno di questa ipotesi vengono citati i gioiellieri, i quali affermano che gli zaffiri del Kashmir di tale peso, forma, caratteristiche e qualità sono troppo rari per avere un «doppione». Gli esperti ritengono che i criminali abbiano ridotto intenzionalmente il peso della pietra per rendere più difficile la sua identificazione.
C'è da aggiungere che il bracciale con lo zaffiro del Kashmir, messo all'asta Phillips, ora è in possesso dell'azienda gioielliera Modern Pawn Brokers, che è di proprietà di Boris Aronov, originario dell'ex Unione Sovietica.
Di conseguenza, gli organizzatori hanno tolto lo zaffiro dall'asta e l'hanno restituito al suo legittimo proprietario.
New York, Zoja Oskolkova
© 2016, «New Day – Italia»