Agenti di un commissariato di polizia in India sono rimasti scioccati quando una donna si è presentata per denunciare le violenze sessuali continue da lei subite. La donna teneva tra le mani il pene insanguinato del presunto stupratore.
Secondo i mass media locali, la donna ha dichiarato di essere stata violentata ripetutamente per giorni da un parente di suo marito. Secondo la vittima, l'ultima volta che il bruto ha tentato di violentarla, lei ha finto di acconsentire a un rapporto sessuale, salvo per poi tagliare il suo pene di netto con una falce. Secondo la donna, era l'unico modo per fermare le violenze.
È così scattato l'intervento da parte degli agenti che hanno accompagnato la donna sul luogo del delitto per le verifiche e per prestare l'assistenza sanitaria allo stupratore. Lì si sono trovati di fronte a una scena ancora più cruenta e raccapricciante: l'uomo era impiccato, ormai senza vita, a un albero nei pressi dell'abitazione.
Ora la donna è accusata di tentato omicidio. Gli inquirenti hanno inoltre dichiarato che è mentalmente stabile e non ha dimostrato alcun pentimento per aver tagliato i genitali allo stupratore.
I militanti per i diritti delle donne in India, interessati all'incidente, hanno chiesto di rendere pubblico l'accaduto e liberare immediatamente la «donna che sotto la pressione delle circostanze non è riuscita a salvaguardare la propria castità, però ha salvato la propria vita».
Delhi, Zoja Oskolkova
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