Quest'anno secondo il calendario giuliano in uso nella Chiesa ortodossa russa la festività cristiana di Pasqua corrisponde alla festività nazionale russa, la Festa della cosmonautica, introdotta in concomitanza al primo volo dell'uomo nello spazio il 12 aprile del 1961, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin.
Qualcuno ha ritenuto che fosse una data simbolica: rappacificazione tra la fede e la scienza, contrapposte per molti secoli.
Qualcun altro invece, in fattispecie pittore'avanguardista locale Aleksandr Žunev ha preferito celebrare tutt'e due le festività – ecclesiastica e laica – riproponendo la simbologia escatologica cristiana in versione laica moderna. Il pittore russo ha proposto ai concittadini un'istallazione del tutto particolare: la crocifissione del primo cosmonauta del pianeta, il cittadino sovietico Yuri Gagarin.
Ecco la delucidazione del pittore russo: «Perché Gagarin?...E' il Gesù nostro contemporaneo, martire della scienza, che si è assunto volontariamente i primi patimenti cosmici dell'umanità. L'aspirazione agli astri celesti l'ha fatto fissare con i chiodi a una croce d'acciaio. E' diventato una superstar, come Gesù Cristo!"
Perm, Vsevolod Gnetii
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