Negli Stati Uniti, all'età di 92 anni è morto il figlio del poeta Sergej Esenin, Alexander Esenin-Volpin, dissidente, uno dei leader del movimento per la tutela dei diritti dell'uomo nell'URSS, poeta, filosofo, matematico.
Il poeta Sergej Esenin ha avuto quattro figli. Alexander è l'ultimo: è nato nel 1924 dalla relazione di Esenin con la poetessa Nadezhda Volpin. Come lei ha ricordato nelle sue memorie «Svidanie s drugom» («L'appuntamento con l'amico»), Esenin non voleva questo bambino. Di conseguenza, Nadezhda ha lasciato il poeta, si è trasferita da Mosca a Pietrogrado, e Esenin veniva a trovare il figlio di nascosto. Il ragazzo, naturalmente, non si ricordava niente di suo padre: aveva solo un anno e mezzo quando colui si è suicidato.
Nel 1933, Alexander si è trasferito con la madre a Mosca, dove si è laureato in Meccanica e Matematica presso l'Università statale di Mosca (MGU), e poi è andato a lavorare a Chernivtsi (Ucraina).
Alexander stesso era un poeta e ha sofferto per le sue poesie. Era conosciuto soprattutto come matematico e partigiano per i diritti dell'uomo. Nel 1949, per una poesia anti-sovietica è stato fatto ricoverare in modo coatto in un ospedale psichiatrico. Poi Esenin-Volpin è stato deportato a Kaliningrado. Nel 1953, è stato amnistiato, ma cinque anni più tardi è finito di nuovo in un ospedale psichiatrico.
Alexander Esenin-Volpin divenne il fondatore all'origine del movimento sovietico per la tutela dei diritti dell'uomo, distintosi prima di tutto per il suo buon senso e la logica: chiedeva semplicemente alle autorità di rispettare le loro stesse leggi. Negli anni sessanta del secolo scorso, Alexander ha organizzato un «comizio della trasparenza», i cui partecipanti hanno avanzato alle autorità sovietiche una richiesta di rendere pubblico il processo a carico degli scrittori arrestati Andrej Sinjavskij e Julij Daniėl'.
Nel 1968, il dissidente è stato ancora una volta internato in un ospedale psichiatrico, uscendo dal quale è emigrato negli Stati Uniti. Solo alla fine degli anni '80 il figlio dell'illustre poeta russo è riuscito a visitare di nuovo la sua patria. Dopodiché, veniva spesso in Russia, anche se continuava a vivere in America e insegnare la matematica presso le università americane. Esenin-Volpin non ha mai rinunciato all'attività per la tutela dei diritti dell'uomo e, tuttavia, ha sempre sottolineato che la cosa più importante della sua vita era la matematica.
Boston, Ekaterina Rudnik
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