La polizia della regione di Khabarovsk, nell'Estremo Oriente russo, ha arrestato per frode un uomo, dato per disperso prima e poi ritenuto vittima di un delitto violento. Come si è scoperto, il malintenzionato ha simulato la propria morte per cancellare la sua vita familiare e insolvenza finanziaria. Dopo la sua «risurrezione», il malfattore ha messo su una nuova famiglia in un'altra regione, mentre nel luogo della sua residenza precedente sono rimasti sua moglie e i suoi figli.
La storia è iniziata un anno fa, quando alla polizia si è rivolta una donna residente nella regione di Khabarovsk. La donna ha riferito che suo marito era partito con la sua auto per un incontro d'affari, senza poi però tornare a casa, scomparendo nel nulla. Ai poliziotti la donna ha raccontato che il marito stava per incontrarsi con i creditori. In precedenza, l'uomo ha svolto l'attività di compravendita e locazione di immobili, ma ha subito perdite, indebitandosi fino al collo.
Le forze dell'ordine hanno immediatamente avviato delle ricerche. Più tardi, in un braccio del fiume Amur, è stata trovata l'auto dell'uomo scomparso. Le chiavi erano inserite nel blocchetto d'accensione dell'autovettura, e nel parabrezza c'erano tre fori di proiettile. Allora, la polizia ha aperto un procedimento penale per l'ipotesi di omicidio.
Le ulteriori operazioni di ricerca hanno portato ad un finale inaspettato: invece di assassini, gli agenti hanno trovato la vittima «resuscitata». Il commerciante debitore scomparso è stato trovato nel nella regione di Primorie, vivo e vegeto, e per giunta con una nuova famiglia. Secondo gli investigatori, il suo «omicidio» è stato un tentativo di sfuggire ai suoi creditori. Ora, il truffatore rischia fino a cinque anni di carcere.
Khabarovsk, Zoja Oskolkova
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