Non vedeva l'ora di incassare l'eredità. Una donna moldava, emigrata in Italia in cerca di una vita migliore, aveva sposato un anziano che soffriva di turbe psichiche. Era evidente agli occhi di tutti che il matrimonio non fosse frutto di un colpo di fulmine per l'uomo, trent'anni più vecchio di lei.
La donna aveva fatto di tutto affinché il marito interrompesse i rapporti con i suoi parenti. Rimasto solo, l'uomo malato, aveva concluso i suoi giorni senza nessuno che si occupasse di lui, abbandonato in un locale di servizio su un materasso sporco, mentre la moglie faceva il conto alla rovescia nel desiderio di utilizzare la somma che le sarebbe toccata.
E infatti, una volta morto l'uomo, l'«inconsolabile» vedova aveva rapidamente venduto tutti i beni ereditati: tre appartamenti ed un terreno.
Un comportamento che non è piaciuto affatto ai parenti dell'anziano, già parecchio indignati per il modo in cui la donna si era comportata nei suoi ultimi giorni di vita. Si sono, dunque, rivolti alle autorità per ottenere giustizia: adesso, su disposizione del tribunale, la moldava trascorrerà in prigione un anno e quattro mesi.
Roma – Mosca, Zoja Oskolkova
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