Nella capitale della Georgia Tbilisi sono state arrestate cinque persone in seguito alle indagini sull'omicidio rituale di una donna anziana. Tra i sospettati dell'assassinio figura anche la figlia della vittima e due suoi amici, tra cui una minorenne.

Da quanto trapelato dalle indagini, la donna sarebbe stata aggredita nel proprio appartamento. Prima l'avrebbero neutralizzata con una pistola elettrica, per poi strangolarla e straziarla con numerose coltellate. Dopodiché gli assassini hanno messo il corpo della donna in una grande borsa e l'hanno portato in un altro appartamento, dove hanno smembrato il cadavere. Quando fuori si è fatto buio, i delinquenti hanno trasportato in due borse il corpo fatto a pezzi in una discarica alla periferia di Tbilisi, l'hanno messo in un fosso, innaffiato di benzina e gli hanno dato fuoco.

All'orribile esecuzione della donna ha partecipato pure la figlia, oltre che il suo ragazzo e un'amica che ha appena compiuto 17 anni. E sebbene si è appurato che l'omicidio sia avvenuto in seguito a una lite della ragazza con la madre, gli inquirenti l'hanno classificato come rituale.

L'agenzia locale «Georgia News» sottolinea che la polizia ha sequestrato molte prove e filmati, ha interrogato i testimoni, ha fatto fare le perizie necessarie, tra cui l'esame del DNA dei resti ritrovati alla discarica.

In conclusione sono stati arresati in cinque, due dei quali hanno confessato di aver commesso il crimine, mentre altri due sono stati accusati di dissimulazione di reato. Uno degli accusati ha confessato, dopo che avevano fatto a pezzi il corpo della donna, di essersi mangiato alcuni organi della vittima. Sulle pagine personali dei sospettati sui social sono stati rinvenuti materiali fotografici che confermano il carattere rituale dell'omicidio.

Per omicidio intenzionale con circostanze aggravanti gli accusati rischiano dai 13 ai 17 anni di reclusione.

Tbilisi, Zoja Oskolkova

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