Il metodo per provocare artificialmente le piogge servendosi dell'aviazione e dei reagenti verrà utilizzato in Siberia per spegnere gli incendi. Questa tecnologia è considerata relativamente efficace, anche se in Russia sono già più di dieci anni che non viene utilizzata.
Di tornare a fare uso delle piogge artificiali si è deciso dopo che i meteorologi russi hanno previsto una primavera e un'estate calde in maniera anomala. La stagione a rischio d'incendi è già cominciata in una trentina di regioni del paese. Le previsioni più sfavorevoli per il propagarsi degli incendi boschivi riguardano le zone meridionali della Siberia.
La tecnologia per provocare la pioggia artificiale con l'aiuto dell'aviazione è basata sull'utilizzo di speciali reagenti che vengono gettati sui nembi. Le sostanze chimiche, andando a finire nelle nubi, provocano la pioggia entro mezz'ora. A seconda delle scorte d'acqua nelle nubi, questo metodo crea una «striscia bagnata» fino a 30 km di lunghezza. Se però sopra il territorio colpito dall'incendio non ci sono nubi il metodo non è applicabile.
In una prima fase si prevede di provocare piogge artificiali solo nelle zone difficili da raggiungere, dove è molto complesso spegnere un incendio boschivo da terra. Le piogge artificiali saranno utilizzate in Buriazia, nella zona del Bajkal, nelle regioni di Novosibirsk e Irkutsk.
Nei giorni scorsi le autorità di alcune regioni della Siberia hanno già annunciato il regime di emergenza a causa degli incendi boschivi che si stanno ripetendo per il tempo secco e ventilato. L'accesso della popolazione nei boschi è limitato.
Irkutsk, Zoja Oskolkova
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