L'ex abitante di Novosibirsk, Suzanna Gubasheva, ricercata da oltre 20 anni per ipotesi di reati di gravi, in particolare estorsione e sequestro di persona, è stata estradata dalla Spagna in Russia. Due anni fa la donna è stata arrestata in Italia, ma è riuscita a fuggire dai domiciliari.
Secondo gli inquirenti, nel 1997 Gubasheva era a capo di una banda che aveva rapito due imprenditori, i suoi conoscenti. Uomini d'affari sono stati stuprati, e atti di violenza sessuale sono stati registrati con la videocamera. La criminale ha minacciato le sue vittime di morte e di diffondere il video degli stupri in rete se non pagassero a lei 21 mila dollari.
Un anno dopo la donna è stata inserita nella lista dei ricercati a livello federale in Russia, e poi anche su scala internazionale. Per tutto questo tempo la Gubasheva si nascondeva nell'Unione Europea. Prima spacciandosi per una cittadina greca, poi andando a risiedere in Svezia, dove 5 anni più tardi ha ottenuto illegalmente la cittadinanza svedese.
Nell'estate del 2013 la criminale è stata catturata dalla polizia in Italia e messa ai domiciliari. Mentre erano in corso i preparativi per la sua estradizione in Russia, la siberiana è fuggita, saltando dalla finestra. Non si era più vista nel Bel Paese e la questione d'estradizione è decaduta. Nel frattempo Gubasheva è tornata in Svezia e si è fatta rilasciare il passaporto del paese nordico intestato a un nome fittizio.
Qualche tempo dopo la malvivente è stata arrestata in Lettonia, ma secondo le leggi del paese baltico, i reati imputabili sono caduti in prescrizione e, di conseguenza, la donna è stata liberata. Lo scorso autunno la Gubasheva è stata arrestata in Spagna, e nello scorso giugno le autorità giudiziarie del paese iberico hanno accolto la richiesta d'estradizione avanzata dalla Procura Generale della Federazione Russa.
Fonte: «Kommersant»
Roma – Madrid, Zoja Oskolkova
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