La ragazza, una 17enne, era stata violentata due volte nello stato indiano di Maharashtra. Il secondo stupro è stato la conseguenza diretta del flop di un blitz della polizia.
Secondo la polizia, due 20enni hanno aggredito una residente di Dzhalna e il suo fidanzato in un posto isolato. Minacciando con un coltello, gli aggressori hanno trascinato la ragazza in una zona boschiva, dove hanno abusato di lei. Hanno anche rubato il suo cellulare e hanno filmato il tutto per il futuro ricatto.
La ragazza è tornata a casa e ha raccontato tutto l'accaduto a sua madre, dopodichè hanno presentato la denuncia del reato alla polizia. Gli aggressori hanno contattato la sua vittima e hanno chiesto soldi in cambio del cellulare con il video compromettente.
La polizia ha chiesto alla vittima di ricontattare i violentatori e fissare un appuntamento. In tal modo le forze dell'ordine volevano cogliere i criminali in flagranza di reato. Tuttavia durante il blitz la polizia ha perso le tracce della ragazza e la poveraccia è finita nuovamente nelle mani dei due stupratori. Più tardi la ragazza è tornata al commissariato, dicendo di essere stata violentata la seconda volta.
Nel frattempo la polizia ha setacciato la zona, arrestando due stupratori. Il cellulare è stato restituito, ma il video non c'era.
L'ufficiale di polizia incaricato delle operazioni è stato sospeso dal servizio. Ora è sotto inchiesta interna.
Dzhalna, Zoja Oskolkova
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