Il tribunale di Nižnij Novgorod ha deliberato di prolungare il trattamento sanitario psichiatrico obbligatorio al nekropolista Anatoly Moskvin, già in passato riconosciuto colpevole di aver profanato cadaveri e luoghi di sepoltura. L'uomo profanava le tombe nei cimiteri musulmani, agendo anche per motivi di xenofobia. Il mostro mummificava i corpi riesumati dalle tombe di bambine e li collezionava in casa propria, trasformandoli nelle bambole e nelle «scatole musicali».

Anatoly Moskvin

Cinque anni fa il residente di Nižnij Novgorod, Anatoly Moskvin, è stato accusato di aver profanato le salme dei defunti, con l'imputazione per il reato di vilipendio di cadavere e vilipendio e danneggiamento delle tombe. Il mostro scavava le tombe di bambine di età compresa fra i 3 ed i 12 anni nei cimiteri di Mosca e della regione di Mosca, e poi faceva dei resti umani, in avanzato stato di putrefazione e decomposizione, delle bambole ad altezza naturale. Per abbigliamento l'uomo usava i vestiti delle persone sepolte.

Anatoly Moskvin è conosciuto in Russia come scienziato di una specializzazione unica ed insolita – nekropolista. Effettuando gli studi di cimiteri lui è riuscito a fare il giro di 750 camposanti regionali. I suoi materiali sulla storia cimiteriale della regione di Nižnij Novgorod sono stati pubblicati sulle pagine del giornale locale.

Le bambole fatte dei resti mummificati sono sparpagliate per tutto l'appartamento

Durante le perquisizioni nell'appartamento e nel garage dello scienziato sono stati trovati i corpi mummificati di 26 cadaveri di sesso femminile. Le bambole nella casa del nekropolista erano state sistemate dappertutto in diverse posizioni. All'interno di alcune delle mummie sono state inserite le scatole musicali.

Il criminale ha motivato le sue azioni, affermando che voleva avere una figlia, e in assenza di essa, l'ha sostituita con una miriade di bambole umane. Lo scienziato le considerava alla stregua delle proprie figlie, parlava con loro e persino organizzava per loro le feste e a volte le portava a spasso. Durante l'inchiesta è stata valutata l'ipotesi di necrofilia, ma non ha trovato conferma.

Inoltre, come si è chiarito durante l'investigazione, Moskvin profanava le tombe di musulmani. Lui stesso ha indicato i cimiteri dove ha cancellato le fotografie sui monumenti sepolcrali con la vernice. Secondo lo scienziato, in questo modo si è vendicato per il fatto che il giudice ha respinto la sua causa contro un esponente della comunità musulmana locale.

La clinica, in cui «beccamorti» sta facendo il ciclo di trattamento, ha chiesto il prolungamento del corso della terapia, ma l'avvocato di Moskvin insisteva sul suo rimesso in libertà. Tuttavia, secondo la decisione del tribunale lo scienziato rimarrà sotto la sorveglianza dei medici fino al 25 febbraio 2016.

La diagnosi è una forma paranoide della schizofrenia.

Nižnij Novgorod, Ekaterina Rudnik

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