Un 60enne residente a Hong Kong ha tentato di bruciare la moglie paralizzata. In questo modo l'uomo voleva alleviare le sofferenze della coniuge, invece aggravando soltanto il suo stato di salute.
Già per diversi anni la donna 53enne era inchiodata al letto dopo un infarto. E per tutto questo tempo suo marito accudiva alla coniuge e ha anche lasciato il suo lavoro presso un ristorante per prendersi meglio cura di lei.
Improvvisamente l'uomo ha deciso di porre fine alle sofferenze della moglie. Allora ha versato addosso alla donna del solvente e le ha dato fuoco. Tuttavia, dopo pochi minuti ha cambiato idea: ha spento il fuoco con l'acqua e ha chiamato la polizia per confessare il delitto.
La donna si trova ora ricoverata in ospedale per le ustioni riportate. Le sue condizioni sono considerate stabili. Gli investigatori della polizia stanno cercando di rintracciare i figli della coppia. Per adesso si è riusciti a chiarire solo che un paio d'anni fa se ne sono andati dall'appartamento dei genitori. L'uomo è accusato di tentato omicidio.
Va notato che Hong Kong è una delle città più sicure nell'Asia orientale: anche la sua popolazione è di oltre sette milioni di abitanti, il numero di omicidi commessi non supera annualmente qualche decina. Il picco era nel 2013, quando nella città sono stati registrati 62 casi di morte violenta; il minor numero di omicidi è stato commesso nel 2011 – solo 17. Nei primi sei mesi del 2015, secondo i dati della polizia, nella città sono stati commessi 11 omicidi.
Hong Kong, Zoja Oskolkova
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