In Kazakistan un uomo 24enne è stato condannato a 10 anni di carcere per omicidio. L'assassino si era reso latitante per sei anni, pur tuttavia aiutando finanziariamente in tutto questo tempo i genitori della sua vittima.
La tragedia è avvenuta nella primavera del 2009. Allora un ragazzo è stato rapinato e picchiato nei pressi dell'istituto scolastico che frequentava. La vittima ha deciso di vendicarsi. Il giorno dopo ha chiamato i suoi amici e, armato di un fucile a canne mozze, e sono andati verso il luogo dove di solito si riunivano i suoi offensori.
Arrivato sul posto ha sparato sulla folla dei ragazzi. Di conseguenza, è morto un 18enne studente del liceo, un altro studente è rimasto leggermente ferito.
Il criminale era fuggito dal posto del delitto e si era rifugiato per sei anni. Poi si è consegnato alla polizia. La sua colpevolezza è stata pienamente dimostrata. L'imputato ha sostenuto che non aveva alcuna intenzione di uccidere, ma voleva solo spaventare.
Bisogna sottolineare che per tutti e sei anni i genitori del ragazzo ucciso avevano ricevuto un notevole aiuto finanziario dall'assassino latitante. Alla fine il padre del ragazzo ucciso ha perdonato ufficialmente il colpevole e ha chiesto il tribunale di depenalizzare il suo reato. Tuttavia, il giudice ha condannato l'omicida a 10 anni di carcere.
Astana, Zoja Oskolkova
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