Il primo cittadino della città russa di Omsk, Vjačeslav Dvorakovsky, ha proposto di rivolgersi al Signore per risolvere il problema di gelate. Come scrivono i mass media locali, nel mese di novembre, a causa delle forti nevicate, i servizi municipali della città hanno avuto delle difficoltà nel togliere la neve e portarla via. Successivamente il clima è migliorato e le temperature hanno subito impennate repentine. Ciò ha causato la creazione di ghiaccio che ha ricoperto la maggior parte dei marciapiedi e delle strade.
Il sindaco, durante una conferenza stampa, ha detto: «Al fine di contrastare il fenomeno meteorologico occorre rivolgersi al Signore. Purtroppo, il governo locale non ha tali poteri».
In seguito, però, il capo della città ha specificato che bisogna lottare con le gelate anche «secondo le norme e i regolamenti previsti dalla nostra azienda delle strade e dell'urbanizzazione, cioè ripulendo tempestivamente le strade dalla neve, cospargerle con la miscela di sabbia e sale e così via».
Non è la prima volta che il sindaco di Omsk rilascia tali dichiarazioni. All'inizio di quest'anno, dopo le bufere di gennaio, Vjačeslav Dvorakovsky ha proposto di accendere un cero in chiesa per fermare la nevicata.
Tuttavia, anche gli altri funzionari siberiani non sono da meno. Per esempio, prima di Capodanno, il sindaco della città vicina di Novosibirsk, Anatolij Lokot', ha raccontato ai giornalisti che «ogni fiocco di neve caduto lo mette di cattivo umore». E il governatore della regione di Novosibirsk, Vladimir Gorodetsky, ha così spiegato la diminuzione dell'impegno nella rimozione della neve: «I servizi comunali non porteranno più via la neve, si scioglierà da sola».
Omsk, Zoja Oskolkova
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