L'ex leader dell'Unione Sovietica Mikhail Gorbačëv ha dichiarato che avrebbe voluto conservare uno stato unificato ma che, nonostante tutti gli sforzi, non c'è riuscito. Secondo quanto racconta il politico, la decisione di dare le dimissioni dalla carica di segretario generale del CC del PCUS nel 1991 fu per lui molto difficile, e tuttavia si decise a compiere questo passo per evitare un gran numero di vittime.
Gorbačëv ha fatto notare che 25 anni fa c'erano tutte le condizioni che avrebbero potuto portare allo scoppio di una guerra civile. Proprio per questo lui avrebbe deciso di dimettersi dalla carica di segretario generale. Del resto, il politico ancora oggi rimpiange il fatto che non esista più l'Unione Sovietica.
Nel frattempo a Mosca, a quanto pare, non si sforzano di ridar vita alla memoria degli eventi dell'agosto del 1991. Nello specifico, il comune di Mosca ha vietato lo svolgimento del corteo dedicato al 25° anniversario del putsch d'agosto del Comitato statale per lo stato d'emergenza (GKCP).
I sostenitori dell'iniziativa avevano intenzione di andare dal ponte Gorbatyj (ponte curvo), nei pressi della Casa Bianca, fino all'intersezione del Novyj Arbat con l'Anello dei Giardini. Qui, accanto alla targa commemorativa, per il venticinquesimo anno consecutivo volevano commemorare i difensori della Casa Bianca. L'amministrazione cittadina ha però proposto agli organizzatori di limitare le manifestazioni al parco Sokol'niki e alla piazza Suvorovskaja.
Al comune di Mosca hanno detto che il corteo può creare intralci al traffico e ad altre infrastrutture cittadine, poiché nei luoghi dell'evento dichiarati dagli organizzatori sono attualmente in corso lavori di riparazione della rete stradale e di riqualificazione dello spazio pubblico nell'ambito del programma «La mia via».
Mosca, Zoja Oskolkova
L'ex presidente dell'URSS Gorbačëv non esclude la rinascita dell'Unione, ma non sovietica ►
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