I deputati della Duma della Federazione Russa hanno inoltrato un progetto di legge che prevede l'introduzione di cambiamenti nell'elenco delle misure restrittive per i colpevoli di delitti. In particolare, i parlamentari propongono di aggiungere «il divieto di determinate azioni», allo scopo di diminuire il numero degli arresti. Il nuovo provvedimento dovrebbe essere un po' più severo del divieto di lasciare il paese. Gli esperti vedono però delle difficoltà nell'applicazione di tale prescrizione la quale, dunque, non entrerà in vigore a breve.
Attualmente il Codice di procedura penale prevede sette misure restrittive, tra cui gli arresti domiciliari, il divieto di espatrio, l'incarcerazione, la cauzione personale ecc.
In conformità al disegno di legge, il tribunale potrà vietare ai colpevoli di delitti, ad esempio, di uscire di casa in un determinato orario, di non avvicinarsi a luoghi o persone concrete. Inoltre, nell'ambito dell'applicazione delle nuove misure restrittive il tribunale potrà limitare anche la comunicazione del colpevole con determinate persone e l'utilizzo dei mezzi di comunicazione: il telefono, Internet, la posta.
Si suppone che il periodo d'applicazione del divieto di svolgere determinate azioni non corrisponda al periodo di reclusione secondo i normali parametri. Tuttavia il divieto di uscire di casa in un determinato orario per due giorni viene calcolato come un giorno di detenzione, mentre tre giorni di divieto di frequentare determinati luoghi vengono stimati nel progetto come un giorno di detenzione.
Al momento i tribunali russi nella maggior parte dei casi mandano i condannati dietro le sbarre. Per esempio, nel 2014 i tribunali hanno soddisfatto 133.755 richieste di arresto, mentre solo 225 su cauzione e 3.333 agli arresti domiciliari. Secondo i promotori dell'iniziativa, le nuove misure restrittive agevoleranno la pratica d'applicazione delle alternative alla reclusione.
Da parte loro, i giuristi hanno valutato positivamente l'idea del progetto di legge, ricordando che le celle del carcere istruttorio sono strapiene e che il «divieto di determinate azioni» potrebbe davvero essere un'alternativa all'arresto. Nondimeno, la messa in pratica dei nuovi provvedimenti, a parere degli esperti, è assai problematica, tanto che difficilmente verranno introdotti nella pratica comune in tempi brevi.
Mosca, Zoja Oskolkova
© 2016, «New Day – Italia»