La carica di ministro dello Sviluppo economico è stata conferita al viceministro delle Finanze, il 34enne Maksim Oreškin. Il precedente capo del dicastero Aleksej Uljukaev è stato arrestato per tangenti e licenziato.
«Maksim Stanislavovič, non è da molto che lavora, ma nel complesso ha già fatto non poco, e lavora con profitto» ‒ ha detto Putin durante l'incontro con Oreškin. «Io le voglio proporre la mansione di ministro dello Sviluppo economico». Oreškin ha accettato. Con questo lui è diventato il più giovane tra i ministri del governo in carica, avendo un mese di meno del ministro delle Comunicazioni Nikolaj Nikiforov.
Il neoministro ha definito come obiettivo principale del suo dicastero per il prossimo anno «l'approntamento di misure chiave che permettano di abbattere gli ostacoli strutturali alla crescita dell'economia russa e di consentirle di fare passi in avanti». Oreškin ha riconosciuto la presenza di un gran numero di limitazioni che ostacolano lo sviluppo economico del paese: «Ora ci metteremo subito al lavoro e ne faremo un elenco dettagliato». La situazione dell'economia della Federazione Russa l'ha caratterizzata così: «Il peggio è ormai passato, ma i ritmi di crescita sono ancora insufficienti».
Oreškin è nato a Mosca il 21 luglio del 1982. Nel 2004 ha terminato il master universitario della Scuola Superiore di Economia con indirizzo economico. Ha occupato la carica di viceministro delle Finanze dal marzo 2015. In quel ministero era responsabile del settore macroeconomico. Prima di lavorare per il governo, Oreškin ha svolto incarichi dirigenziali in organizzazioni statali e ha lavorato alla Banca centrale della Federazione Russa.
Ricordiamo che il 15 novembre scorso il Comitato investigativo ha comunicato l'arresto di Uljukaev per aver preso una tangente da 2 milioni di dollari da alcuni rappresentanti di Rosneft'. Secondo l'istruttoria, il funzionario avrebbe chiesto i soldi in cambio della concessione di un accordo che avrebbe permesso alla compagnia di acquisire il pacchetto statale delle azioni di «Bašneft'". In quello stesso giorno il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha destituito Uljukaev dalla carica di ministro per il venir meno della fiducia. L'ex funzionario da parte sua nega l'accusa di aver preso tangenti e definisce tutta la vicenda una provocazione.
Mosca, Svetlana Petrova
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