Il Comitato internazionale della camera dei comuni del Parlamento britannico ha pubblicato un rapporto dedicato alle relazioni con la Russia, dove si invita a riallacciare il dialogo tra la Gran Bretagna e la Federazione russa. I parlamentari hanno raccomandato di stanziare più risorse al ministero degli Esteri per la messa in atto di questi compiti e di valutare la nomina di un interlocutore speciale che a livello ministeriale risponda del dialogo con Mosca.
I deputati britannici hanno lavorato sul rapporto per un anno. I membri del parlamento hanno visitato la Russia e l'Ucraina, tenendo anche conto, nella stesura del documento, dell'opinione di politici, giornalisti e rappresentanti della società civile. Il pensiero fondamentale del rapporto è che il rifiuto di collaborare con la Russia non è una variante sostenibile di politica estera.
Nello specifico, i parlamentari hanno visitato Mosca nella primavera dello scorso anno. Secondo i deputati britannici, i colloqui con i ministri, i funzionari e i parlamentari russi non sempre sono stati piacevoli, e tuttavia è impossibile non riconoscere che persino un dialogo difficoltoso è meglio della sua assenza.
In primo luogo alla Camera dei comuni ritengono che il ministero degli Esteri britannico debba far chiarezza su quello che i paesi vogliono ottenere da una cooperazione reciproca. «Questo dovrebbe valere sia per le trattative su determinate questioni, sia per la lotta al terrorismo, la sicurezza informatica o quella aerea, in modo da stabilire su quali punti c'è un accordo e su quali ci sono delle divergenze» – si afferma nel rapporto. I parlamentari britannici ritengono che il dialogo politico con Mosca debba essere sostanzioso e regolare.
Inoltre, secondo il comitato, il dicastero britannico per la politica estera dovrebbe prestare attenzione al livello di competenza geopolitica, che si è decisamente abbassato dai tempi della guerra fredda. Per questo il ministero degli Esteri dovrebbe studiare bene il processo delle procedure decisionali in Russia, per poi portare avanti, in base a questo, una politica competente, appropriata ed efficace. Per facilitare tale processo si propone di ricominciare a collaborare con gli istituti che studiano la Russia e anche di formare dei nuovi specialisti che sappiano la lingua russa. Per finire, i deputati hanno proposto di nominare un apposito ministro per la Russia e i paesi della CSI.
D'altro canto, parallelamente a questo movimento che, da quel che sembra, vorrebbe migliorare i rapporti reciproci, i parlamentari britannici invitano ad aumentare la pressione sula Russia tramite le sanzioni. La Camera dei comuni è molto turbata dalla crisi ucraina, dall'annessione della Crimea e dagli interventi di Mosca in Siria, che i deputati considerano contrari al diritto internazionale.
Londra, Zoja Oskolkova
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