Questo cybervirus di nuovissima concezione rappresenta una seria minaccia per i bancomat russi, ma suscita apprensione anche nel resto del mondo. Il danno che ha provocato si aggira già sui diversi milioni di euro, a causa di un innovativo stratagemma che consente ai malfattori, previa disattivazione del blocco dell'automatico, di ritirare contanti in quantità illimitata. Nonostante, come riportano le «Izvestija», gli ideatori del malware siano stati arrestati circa un mese fa, già decine, se non centinaia di bancomat sono stati infettati. I creatori di antivirus confermano l'entità del danno e avvertono che l'elaborazione e la realizzazione di un programma che possa neutralizzare Tyupkin verranno a costare parecchio agli istituti bancari.
Il procedimento che permette di svuotare completamente un bancomat, che mediamente contiene circa 150.000 euro, consiste in quanto segue: dapprima viene violato, forzandolo con una chiave, il blocco dell'automatico, situato nella parte superiore, che di solito non è ben protetto e non si avvale di alcun allarme, con una chiave, che può essere stata facilmente ottenuta dall'ingegnere del servizio tecnico o, in caso di bancomat più vecchi, semplicemente inserendone una contraffatta che consente di forzare centinaia di serrature dotate di un cilindro europeo . Dopodiché il virus viene trasferito da un compact disc o da una pen-drive al BIOS del server del bancomat, che viene riavviato, risultando così infettato da Tyupkin in modo da permettere l'erogazione, invece delle quaranta previste in un prelievo, di un numero illimitato di banconote.
Il carattere innovativo del virus risiede nel fatto che esso riduce al minimo la quantità di operazioni e transazioni solitamente necessarie per rapinare un bancomat che potrebbero permettere ai servizi di sicurezza di risalire ai responsabili: con Tyupkin, infatti, non è più necessario trasferire i soldi da una carta all'altra o creare imprese fittizie attraverso i conti delle quali far transitare il denaro rubato.
Non tutti i rapinatori che svuotano bancomat, comunque, sono così ricercati: le esplosioni di automatici verificatesi nelle ultime settimane a Mosca testimoniano il fatto che altri malviventi preferiscono metodi decisamente più spicci.
Mosca, Chiara Caccialanza
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