Gli scienziati hanno scoperto che gli alberi fungevano da refrigeranti naturali del nostro pianeta, tuttavia, tutto dipende dalla specie degli alberi. La sostituzione delle specie frondifere con quelle conifere ha portato a un aumento «innaturale» della temperatura e ha avuto una grande influenza sul clima europeo.
Nel XVIII e XIX secolo, gli europei hanno abbattuto circa 190 mila chilometri quadrati di foresta, la superficie forestale è stata successivamente ripristinata, ma la redditività commerciale di conifere, alle quali hanno cominciato a dare le preferenze, ha avuto un grande impatto sul cambiamento climatico.
L'area occupata dai boschi di conifere è stata aumentata di 633 mila chilometri quadrati, mentre quella dai boschi di frondifere è diminuita di 436 mila chilometri quadrati. Durante questo periodo, gli europei hanno estratto più legname, ma allo stesso tempo hanno ridotto il ruolo degli alberi nell'assorbimento dello stock di carbonio. In altre parole, le conifere non assorbono l'anidride carbonica in modo così efficace come le frondifere.
La temperatura in Europa è aumentata dello 0,12° C a causa della sostituzione delle specie degli alberi. Ciò è dovuto al fatto che i boschi di conifere sono più scuri e assorbono più luce solare. Inoltre, tali alberi vaporizzano meno acqua nell'atmosfera, e quindi la raffreddono di meno.
Gli esperti presumono che un effetto qualcosa di simile potrebbe verificarsi anche in altri paesi. Per esempio, in Cina, negli Stati Uniti e in Russia, dove si svolgono programmi speciali di trapianto degli alberi.
Parigi, Zoja Oskolkova
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