Un team di scienziati italiani e russi ha fatto luce sulla nascita della vita sulla Terra e sull'influenza del Big Bang in questo processo: sono stati i meteoriti. La teoria ha trovato conferma in una serie di esperimenti pratici condotti dall'Università di Roma e dal laboratorio di radiobiologia dell'Istituto unificato russo di ricerche nucleari.
L'idea di unire le forze è nata nell'ambito di una tavola rotonda di scienziati russi ed italiani. Il professore di scienze biologiche, Evgenij Krasavin, è rimasto colpito dopo aver ascoltato la relazione di Ernesto Di Mauro: il collega dell'Università «La Sapienza» di Roma, aveva infatti illustrato i tentativi di ottenere dal legame chimico semplice della formammide una concatenazione più complessa coinvolta nella formazione di macromolecole aventi funzioni informative, ossia del DNA e dell'RNA.
Da queste premesse sono partiti i ricercatori russi con una serie di esperimenti, i cui risultati sono stati supervisionati dai colleghi italiani attraverso l'utilizzo di un apposito spettrometro di massa. Il sofisticato strumento ha consentito di osservare diversi legami chimici ed ha permesso di avanzare l'ipotesi che sulla base di queste unioni se ne possano originare di più complesse: fra queste, appunto, l'RNA.
Grazie a questi studi, il pool di esperti è giunto alle conclusioni: il Big Bang ha favorito l'origine della vita, costituendo una fase solida, vale a dire creando le sostanze delle quali sono costituiti i meteoriti, che sono poi le stesse particelle alla base della formazione dei pianeti. Solo in seguito, grazie a condizioni favorevoli come, ad esempio, la presenza di acqua sul pianeta, si sono costituiti legami tali da dare origine a forme di vita simili a quelle del Pianeta Terra.
Il professor Krasavin ha assicurato che, in virtù degli importanti risultati raggiunti, gli scienziati russi ed italiani continueranno la loro collaborazione.
Fonte: «Gazeta.ru»
Roma – Mosca, Zoja Oskolkova
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