Già nel prossimo anno in Kazakistan cominceranno a esaminare e curare i pazienti oncologici con l'utilizzo di isotopi radioattivi di produzione locale. Inoltre, secondo gli scienziati, l'analogo kazako del radiofarmaco sarà più economico del 45% rispetto a quelli stranieri.
Attualmente, i centri medici del paese acquistano farmaci in Russia e Polonia. Presso l'Istituto di Fisica Nucleare del Kazakistan si producono tre farmaci: per l'esame dei reni, del fegato e delle metastasi ossee. Questi tre kit sono sottoposti attualmente ai test clinici. Se avranno successo, questi farmaci verranno registrati e utilizzati assieme al tecnezio.
Secondo quanto affermato dagli scienziati, per ora si tratta soltanto del rifornimento del mercato interno. Per quanto riguardano le esportazioni, per ora in Kazakistan non ci sono vettori aerei per il trasporto dei materiali radioattivi.
Astana, Ekaterina Rudnik
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