l'Unione dei musulmani del Kazakistan e il Comitato musulmano per i diritti umani in Asia centrale hanno inoltrato al ministero degli Interni la proposta di abrogare l'attuale sistema di rilascio delle patenti di guida, ritenendolo antiquato e non rispondente alle esigenze odierne.
Molti abitanti del Kazakistan ritengono che il sistema di rilascio delle patenti di guida sia di per sé assurdo. In primo luogo, non garantisce comunque la sicurezza sulle strade. In secondo luogo, ha generato una corruzione lampante. Si può affermare senza esagerazione che la pratica di comprarsi la patente in cambio di denaro ha assunto nel paese una vastissima diffusione.
Uno dei motivi dell'abrogazione degli esami consisterebbe nel fatto che le competenze per guidare un'automobile moltissime persone di regola le acquisiscono da sole, indipendentemente dal possesso o meno del documento necessario. Nessuna persona di buon senso si metterebbe al volante sapendo di rappresentare un pericolo, prima di tutto per la sua stessa vita. Uno ha già tutto l'interesse ad apprendere l'arte della guida e non c'è alcuna necessità di costringerlo. Se ci si deve attenere alla logica dei funzionari, allora bisognerebbe vietare alla gente di andare in bicicletta, sugli sci, sullo skateboard, in monopattino, a cavallo senza aver prima dato un esame e ottenuto la patente. Bisognerebbe anche proibire alla gente di nuotare, se prima non abbia dimostrato a una commissione speciale di sapere nuotare.
L'obbligo di dare gli esami per il rilascio della patente di guida equivale all'obbligo di dare un esame di conoscenza della Costituzione del paese per il rilascio del passaporto o della carta d'identità. Come a dire che, in caso contrario, uno potrebbe commettere tutta una serie di reati poiché è talmente stupido da non aver mai pensato, senza esservi obbligato, a imparare da solo tutte le norme comportamentali per la propria sicurezza.
Un esame ufficiale dell'arte della guida di mezzi di trasporto è giustificato nel caso che si tratti, ad esempio, di autisti di autobus o di piloti di aerei di linea, vale a dire quando il guidatore ha la responsabilità della vita di altre persone. Nessuno ha il diritto di costringere una persona a preoccuparsi della propria vita. Simili tendenze non sono altro che un palese attentato alla libertà di scelta e contraddicono le odierne rappresentazioni dei diritti dell'uomo.
Astana, Vladimir Bannikov
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