La Società geografica russa ha organizzato una spedizione nelle grotte dei monti dell'Altaj. Agli studiosi è riuscito non soltanto di aggiornare la carta della grotta di Këk-Taš, ma anche di scoprire quattro nuove specie di animali.
La spedizione, chiamata «Profondità dell'Altaj 2016», è partita circa un mese fa. Nella grotta sono scesi una sessantina di studiosi, anche se di regola le spedizioni speleologiche consistono di sette-dieci partecipanti.
Va però tenuto conto che il sistema delle grotte del Këk-Taš è il più profondo della Siberia, ed è questa l'unica grotta con una profondità maggiore di 300 metri in tutta l'Asia settentrionale. Le sue gallerie sotterranee sono talmente grandi che non sono ancora state esplorate del tutto.
I membri della spedizione speleologica questa volta hanno scoperto nella grotta di Këk-Taš come minimo quattro specie di animali in precedenza sconosciuti alla scienza. Si tratta dei cosiddetti troglobi, che nascono, vivono e muoiono all'interno delle grotte. Sono animali molto antichi, specie che possono avere milioni di anni. Tra i ricercatori della spedizione c'era anche Il'ja Turbanov, di fatto l'unico biospeleologo (studioso della vita nelle grotte) attualmente operante in Russia.
A parte questo, gli speleologi hanno apportato precisazioni alla mappa della grotta con l'aiuto di strumenti avanzati come computer e telemetri a laser. Dalle misurazioni è risultato che la profondità della grotta si è ridotta e sarebbe ‒ secondo i dati provvisori ‒ di 321 metri e non di 350 come si riteneva in precedenza. Inoltre gli speleologi hanno scoperto un nuovo sistema di passaggi che fa aumentare l'estensione totale delle gallerie finora note nella grotta a più di tre chilometri.
I membri della spedizione hanno anche esplorato, servendosi di quadricopter e motoparapendii, questa zona dell'Altaj, scoprendovi due grotte prima sconosciute. Una di esse gli speleologi l'hanno chiamata «Avrora», mentre l'altra non ha ancora un nome. Da quanto hanno raccontato i partecipanti alla spedizione, il sistema relittuale scoperto è costituito da alcune grotte e circa otto metri di gallerie, ed è di una bellezza rara non solo per la Siberia, ma per tutta la Russia. A causa della sua fragilità e del suo inestimabile valore scientifico però gli studiosi hanno preso la decisione di introdurre un regime limitato di visite e di sbarrarne l'ingresso.
Ricordiamo che la grossa del Këk-Taš è stata scoperta nel 1977 sulla riva sinistra del fiume Katun', nella Repubblica dell'Altaj, nella provincia di Gorno-Altajsk. La grotta è stata poco esplorata, le ultime spedizioni scientifiche risalgono agli anni Settanta.
Gorno-Altajsk, Ekaterina Rudnik
© 2016, «New Day – Italia»