I neurochirurghi russi hanno cominciato a eseguire delle operazioni uniche per l'asportazione di ematomi dopo un ictus che non necessitano di trapanazioni diffuse e praticamente non traumatizzano i tessuti del cervello. Grazie al nuovo metodo ai pazienti si riattivano rapidamente le funzioni perdute e il periodo postoperatorio lo si supera piuttosto agevolmente.
Tutto questo è divenuto possibile grazie a uno strumento inventato dal neurochirurgo Maksim Semënov. Esso è una sorta di tubo trasparente di 10 millimetri di diametro e di poco più di 10 centimetri di lunghezza, al quale è fissato un perno con una cannula. La cannula, introducendo lo strumento nel tessuto, allarga le fibre del cervello, dopodiché il perno viene estratto. Attraverso il port–a-cath impiantato il neurochirurgo può eseguire l'operazione, senza temere di danneggiare i tessuti circostanti.
Secondo il neurochirurgo, dopo l'asportazione del port–a-cath i tessuti si ricostituiscono con facilità. I medici hanno già effettuato una serie di indagini anatomiche e hanno individuato le zone attraverso le quali è preferibile introdurre la porta. Esse sono due: nella parte frontale e in quella parietale della testa. Lo scrive il giornale «Izvestija».
Un'altra qualità dello strumento è la sua velocità d'applicazione. Per applicare la porta ci vogliono solo tre minuti. Vale a dire alcune volte più rapidamente rispetto all'accesso osteoplastico e alle trapanazioni diffuse per gli interventi di microchirurgia. La riduzione del tempo dell'operazione è molto importante per i pazienti che sono in condizioni gravi.
Mosca, Zoja Oskolkova
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