Presentati all'aerodromo Bolshoe Gryzlovo, vicino a Mosca, due autogiri del produttore italiano Claudio Pagotto: Gyro GT biposto, e la sua versione modernizzata, Gyro Sprint monoposto. La presentazione di entrambi i veicoli si è svolta durante la mostra «HeliRussia 2015».
L'assemblaggio è affidato ad un'azienda privata russa, la «Za oblaka» («Oltre le nuvole»), ma presto anche una parte della produzione verrà spostata all'interno dei confini della Federazione Russa. A tal fine, sono stati stipulati contratti per la fornitura di alcuni pezzi di fabbricazione russa. L'assemblaggio su licenza del produttore sarà effettuato grazie agli investimenti privati. Secondo le previsioni usciranno dalla fabbrica 30 autogiri all'anno.
Il prezzo di uno dei modelli autogiri di Claudio Pagotto sarà all'incirca quello di un'automobile d'alta gamma: intorno ai 55 mila euro. A questo si aggiungono gli stessi costi di un'autovettura: il rifornimento di carburante e la manutenzione ordinaria.
Al momento, per questo genere di veicoli il mercato in Russia è poco sviluppato. Le vendite in un anno raramente superano le 40 unità: un numero ancora estremamente limitato. Il produttore è convinto, però, che i potenziali consumatori russi siano tanti e con un'adeguata pubblicità il business si allargherà. Questa convinzione si riflette nei progetti di Claudio Pagotto, interessato all'ampliamento della gamma di autogiri e alla produzione degli elicotteri ultraleggeri.
Mosca, Zoja Oskolkova
© 2015, «New Day – Italia»