Un gruppo di progettisti russi ha presentato un sistema robotico chirurgico creato nel corso dell'attività congiunta di alcune strutture statali. Il complesso potrà essere utilizzato per interventi chirurgici in urologia, ginecologia, neurochirurgia e cardiochirurgia. Alla sua base c'è un'intelligenza artificiale che è in grado di aiutare sia in fase di pianificazione dell'operazione che in quella d'intervento.
Al ministero della Sanità della Federazione russa hanno raccontato che il dispositivo russo surclassa il noto robot chirurgo Da Vinci. Ad esempio, la misura del braccio meccanico di Da Vinci è di 1,5 m e la massa di circa una tonnellata. Il braccio meccanico russo pesa 4 kg ed è lungo 20 cm. In sostanza il sistema russo è portatile e adatto anche per operazioni in trasferta. La precisione d'intervento di Da Vinci è di 500 micron (non si possono operare i bambini). La precisione dell'analogo russo è di 5 micron, valore che rende possibile intervenire perfino a livello cellulare.
Il nuovo sistema ridurrà significativamente le perdite di sangue durante le operazioni. Per fare un esempio, al giorno d'oggi in alcune operazioni alla prostata la perdita di sangue è di 1,5-2 litri, mentre con il nuovo sistema robotico la si potrà limitare a 20-50 millilitri.
Il sistema russo, a differenza del Da Vinci, ha un controllo totalmente digitale. Questo permette di riconoscere il medico dall'impronta digitale e di accedere a uno spettro più o meno ampio di operazioni. Il sistema ricorda e riproduce tutti i movimenti del chirurgo.
Mosca, Ivan Gridin
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