I ricercatori dell'Università statale di Tomsk hanno proposto un approccio del tutto nuovo alla diagnostica delle malattie. Gli scienziati sono riusciti a individuare dalla composizione dei capelli di una persona la presenza di malattie che a lungo sono decorse senza sintomi.
Come viene spiegato in una nota dell'ufficio stampa dell'istituto, il metodo permette di determinare la concentrazione di 30 elementi chimici nei capelli delle persone. La variazione della composizione può essere un segno della presenza di una malattia. I chimici bruciano un capello alla temperatura di 400-450 gradi e dalla cenere ne determinano i macro e i microelementi.
Nel corso degli esperimenti gli scienziati hanno individuato i principi di mutazione della composizione degli elementi, e più precisamente l'aumento della concentrazione degli elementi potenzialmente tossici, il cadmio e il piombo, e la riduzione della concentrazione di zinco rispetto ai valori di riferimento dei pazienti che hanno subito un ictus ischemico.
Secondo gli scienziati che lo hanno inventato, il nuovo metodo consentirà ai medici di aumentare la precisione delle diagnosi. Inoltre i dati ricevuti li si potranno utilizzare per seguire la dinamica di guarigione dei pazienti.
Si noti che l'analisi spettrale dei capelli può anche dare informazioni sul livello intellettivo di una persona. Gli scienziati hanno scoperto che meno stagno c'è nell'organismo di una persona, maggiore sarà il suo IQ. Più o meno la stessa correlazione la si nota anche con il cadmio.
Tomsk, Zoja Oskolkova
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