Un gruppo di scienziati russi ha creato un inedito analogo del sangue che si può usare nelle trasfusioni per curare lesioni di diverso genere. Il sostituto secco del sangue ha superato i test clinici e può diventare a pieno titolo un sostituto del sangue donato.
Gli scienziati fanno notare che l'analogo creato dagli specialisti russi può essere utilizzato per curare i pazienti indipendentemente dal loro gruppo sanguigno e dal fattore Rh. Il nuovo sostituto del sangue è in grado di ossigenare in piena misura i tessuti e le cellule, stimolando i processi emopoietici nell'organismo. Esso diventerà indispensabile nel caso di grosse perdite di sangue durante ferite di guerra o a causa dell'ingorgo dei vasi.
Con un ampio uso del sostituto del sangue verrebbero meno il problema della carenza di sangue donato e la possibilità di infettare il paziente durante la trasfusione di sangue altrui con una serie di malattie come l'epatite o l'HIV.
Il sostituto secco del sangue ha superato con successo le verifiche e i test clinici. È stata studiata la tollerabilità del preparato e stabilita la non pericolosità del suo utilizzo. Esso potrebbe diventare una vera e propria alternativa al sangue donato a scopi di cura. È inoltre importante il fatto che il sostituto del sangue, essendo secco, non necessita di particolari condizioni di conservazione e trasporto.
Mosca, Svetlana Petrova
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