In Russia a dare una mano alle guardie ecologiche è arrivata la tecnologia più all'avanguardia. Allo scopo di contrastare il bracconaggio le riserve naturali russe verranno dotate di droni.
I primi esemplari di aeromobili a pilotaggio remoto sono già stati consegnanti agli enti. D'ora in poi, ad esempio, il monitoraggio e la sorveglianza degli animali della regione di Kurgan verranno effettuati da un drone fabbricato dal consorzio «Kalašnikov». Un velivolo della serie 421-EM è ora a disposizione del Fondo ecologico della regione.
Il drone può alzarsi fino a 3.600 metri d'altezza e grazie alla termocamera incorporata è in grado di funzionare a tutte le ore del giorno. L'aereo è dotato di apparecchiature foto e video e può seguire automaticamente un obiettivo assegnatogli.
Oltre a osservare gli animali, il velivolo sarà impiegato nella lotta alla caccia illegale, seguendo i bracconieri. Il drone vola praticamente senza fare rumore, per questo non viene notato né dagli animali né dalle persone. È in grado di fare un inventario degli animali nel raggio di 25-30 km seguendo anche percorsi tortuosi. Le capacità tecniche del velivolo sono sufficienti per monitorare gli alci, i caprioli e i cinghiali.
Kurgan, Marianna Švedova
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