Una scena porno sul display del cellulare. È il messaggio di 'benvenuto' che hanno ricevuto i passeggeri della metropolitana di Mosca, dopo che gli hacker hanno forzato la rete Wi-Fi.
La società di trasporti ha avviato il controllo sul provider: per i tecnici l'operazione di hacking non era realizzabile e, dunque, i passeggeri si sarebbero inventati tutto.
Ma, secondo la deposizione dei testimoni, le cose sono andate diversamente: a mezzogiorno circa a tutti i passeggeri che stavano cercando di connettersi alla rete gratuita della metropolitana, al posto della solita pagina iniziale e dell'invito ad entrare nella rete con telefoni e tablet, è apparsa sugli schermi una foto porno. E all'aggiornamento della pagina l'immagine si ripresentava.
Di conseguenza l'accesso a Internet per gli utenti è stato temporaneamente bloccato. Una passeggera, scioccata per l'immagine pornografica, si è subito rivolta alla polizia presente nella metropolitana. Ora saranno effettuati i controlli necessari.
Il provider «MaximaTelekom», che fornisce l'accesso alla rete, sostiene di non aver ricevuto denunce da parte dei cittadini. Per il rappresentante della società non c'è alcuna possibilità di manomettere il sistema, l'azienda garantisce la protezione degli utenti contro tali incidenti. «Molto probabilmente, i passeggeri non si stavano collegando alla nostra rete, ma ad una con un nome simile. Nella nostra tale immagine non è apparsa e nemmeno poteva apparire», hanno fatto sapere fonti del provider.
Un incidente simile era avvenuto alcuni anni fa, quando Igor Blinnikov, un hacker improvvisato, fece in modo che un video pornografico apparisse sui cartelloni pubblicitari nel centro di Mosca.
Migliaia di cittadini furono testimoni anche se, il cyber–criminale stesso, disse che si trattò di un incidente. Incidente per il quale il tribunale condannò Blinnikov a un anno e mezzo di carcere.
Mosca, Zoja Oskolkova
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