Un gruppo di alpinisti in condizioni estreme durante la spedizione speciale sul ghiacciaio Bolshoi Aktau (sui monti di Altaj) hanno depositato il messaggio indirizzato alle generazioni future ad una profondità di 40 metri. Il crepaccio, dove hanno calato la capsula del tempo, deve chiudersi da un giorno ad altro ed i discendenti potranno trovare il messaggio dal passato solo nel XXIII secolo.
La spedizione è stata dedicata al 70° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Gli alpinisti hanno raccontato che l'operazione era stata condotta con grande rischio. Di solito loro preferiscono stare lontani dai crepacci del ghiacciaio.
Il ghiacciaio vive la sua vita per migliaia di anni, spostando interi massi montuosi e tagliando la sua strada tra le rocce. Lo spessore del ghiaccio varia da 100 a 300 metri. La profondità del crepaccio è di circa 100 metri. Anche solo avvicinarsi rappresenta un grosso rischio, questa volta però l'obiettivo era di entrare in quella zona di pericolo per la vita.
Due membri della spedizione sono scesi nel crepaccio del ghiacciaio ad una profondità di 40 metri e hanno lasciato la capsula laggiù. Durante la settimana le pareti del crepaccio devono chiudersi, se i calcoli sono corretti, e la capsula sarà sospinta sulla superficie nel XXIII secolo. Tuttavia, se il clima sul pianeta cambierà e diventerà più freddo, il messaggio potrà rimanere nel ghiaccio anche per migliaia di anni.
Deporre le «capsule del tempo» è una tradizione praticata in diverse parti del mondo. Recentemente negli Stati Uniti è stata aperta una tale capsula, depositata nel 1795. La scatola conteneva 24 monete d'argento e di rame di varie denominazioni, la più antica delle quali risale al 1652. Nella capsula c'erano anche cinque giornali piegati, una piastra d'argento con l'incisione ed una medaglia con l'effigie di George Washington.
Gorno-Altajsk, Zoja Oskolkova
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