Gli scienziati dell'Istituto di Archeologia ed Etnografia di Novosibirsk sono giunti alla conclusione che nei secoli IV-III a.C. nel tipico kit degli strumenti dei chirurgi siberiani erano presenti coltelli e lancette, che non c'erano ancora in Europa.
In particolare, nell'arsenale dei medici siberiani della fine del I millennio a.C. c'erano coltelli per il taglio delle ossa, seghe, strumenti da taglio, pinze, sonde mediche e un analogo dell'attuale scalpello, la lancetta. La maggior parte di questi strumenti per la sua forma e funzionamento sono simili agli strumenti dei chirurghi europei della stessa epoca. L'unica eccezione sono le seghe, che non erano in uso in quel periodo in Europa.
Con l'utilizzo dei loro strumenti i medici-chirurghi potevano eseguire complessi interventi (tra cui anche la craniotomia) con grandi possibilità di successo. I ricercatori hanno esaminato il consumo di una serie di artefatti trovati, li hanno comparati con le tracce sulla superficie dei teschi trapanati di quel'epoca e sono giunti alla conclusione che questi strumenti venivano effettivamente utilizzati per tali interventi complessi.
Inoltre, i medici siberiani già nei secoli IV-III a.C. usavano una specie di sonda medica. I bordi degli attrezzi sono smussati e conservano le caratteristiche degli strumenti che spesso entravano in contatto con un «materiale organico relativamente morbido».
La morfologia e la funzione di questi strumenti sono simili a quelli europei. Si vede che gli abitanti del Sud della Siberia in quel periodo possedevano una grande conoscenza della chirurgia, non da meno di quella degli antichi chirurghi romani e greci.
Minusinsk, Zoja Oskolkova
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