Nel nord-est della Lettonia sono iniziati i lavori di smantellamento dell'ultima base sovietica di missili nucleari del paese. Il complesso comprende quattro sili di lancio, ciascuno della profondità di 32 metri, e un centro di comando, pure questo sotterraneo.
Come hanno raccontato all'impresa appaltatrice dello smantellamento dell'impianto, si tratta di un grandioso edificio sotterraneo di 10 piani, diviso su alcuni livelli e costruito con cemento molto resistente. Nei lavori vengono utilizzati mezzi speciali come potenti scavatrici dotate di magli idraulici e tranciatrici per la demolizione.
Il committente è il ministro della Difesa della Lettonia. Il costo dei lavori è di circa 190 mila euro. Per portare a termine tutte le opere di smantellamento ci vorranno circa sei mesi. Alla fine al posto delle gigantesche fosse profonde 32 metri rimarrà solo terra spianata. I materiali della base nucleare saranno trattati e trasformati in pietrisco per calcestruzzo e poi riutilizzati per la costruzione di strade.
Negli anni dell'URSS, in Lettonia erano dislocate 12 basi dov'erano tenuti missili con testate nucleari. Cinque di esse erano sotterranee. Prima di procedere allo smantellamento del complesso abbandonato, non più utilizzato a scopi militari dal 1982, è stato misurato il fondo radioattivo, che è risultato nei limiti della norma.
Riga, Zoja Oskolkova
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