Politologo e pubblicista indipendente, opinionista del canale televisivo russo TV Rain e della radio «Eco di Mosca», Stanislav Belkovskij, ha completato la pièce teatrale sulla vita spericolata dello scrittore-cult Venedikt Erofeev.
Venedikt Erofeev, una delle ultime riprese televisive
L'autore del poema ferroviario Mosca sulla vodka (Mosca-Petuškì) perché si svolge in uno stato di estasi superalcolica tra la stazione di Mosca e quella di Petuškì, scritto nel 1971, pubblicato per la prima volta all'estero, in Israele nel 1973, che circolava clandestinamente di lettore in lettore nell'Unione Sovietica e il cui testo integrale fu ammesso ufficialmente solo dopo il 1990, nella Russia ancora sovietica, ma già decisamente post-comunista.
Mosca-Petuškì: si parte!
Un viaggio in treno da Mosca a Petuški, lungo 120 chilometri, percorsi con carico pieno delle bevande alcoliche e bevute con racconti di vita quotidiana che accompagnano ogni fermata con viavai di nuovi compagni di viaggio e di sbronze. Così l'ubriacatura dilaga, l'alcol annacqua le pagine, stordisce e provoca le visioni oniriche del tutto surreali.
Politologo e opinionista Stanislav Belkovskij
Belkovskij, un fan sfegatato dell'attività letteraria di Erofeev, conosce a memoria le sue opere ed è per questo che rivendica il «diritto morale» di scrivere sull'oggetto della sua ammirazione.
Mosca, Vsevolod Gnetii
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