Le operazioni militari nel sud-est dell'Ucraina avrebbero potuto danneggiare il deposito dei rifiuti radioattivi, che si trova nei pressi di Donetsk. L'ha dichiarato il Maggiore Generale delle Forze armate dell'Ucraina Andrey Taran.
«Nei pressi dell'aeroporto di Donetsk, dove, come sapete, sono state condotte operazioni belliche attive, tra il villaggio Peski e la miniera di carbone «Oktyabrskaya», si trova il deposito dei rifiuti radioattivi. Una forte esplosione, che è avvenuta il 16 giugno scorso sul territorio dello stabilimento pubblico di prodotti chimici di Donetsk, a seguito della detonazione dei depositi sotterranei di munizioni avrebbe potuto danneggiare la sua integrità» – ha detto Taran.
Si segnala, che lo stabilimento si è trovato sotto il fuoco per più di una volta. Nell'autunno del 2014 l'esercito ucraino ha lanciato verso Donetsk un missile balistico del complesso «Tochka-U». Nel mese di febbraio del 2015 ad ovest di Donetsk c'è stata una forte esplosione, dopodiche l'intera città è stata investita un'onda d'urto. Questo è accaduto dopo che un proiettile d'artiglieria ha colpito, esplodendo, il territorio dello stabilimento.
L'Ucraina si è rivolta all'OSCE e all'AIEA con la richiesta di controllare l'indice di radioattività nell'area adiacente il villaggio di Peski.
Si fa presente che in aprile dell'anno scorso a Donbass le autorità ucraine hanno lanciato un'operazione militare contro i residenti della regione, contrari al colpo di stato avvenuto a Kiev. Secondo gli ultimi dati dell'ONU, le vittime del conflitto sono state circa 6,5 mila persone.
Donetsk, Zoja Oskolkova
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