La Russia occupa il 38° posto (su 139 paesi) nella classifica dei paesi più innovativi nel mondo, secondo il canadese Martin Prosperity Institute. Nella top 3 della classifica sono Australia, Stati Uniti e Nuova Zelanda.
Gli esperti hanno analizzato i tre fattori che influenzano lo sviluppo della classe creativa: gli indici dei paesi per lo sviluppo di tecnologie, per il livello di talento e il livello di tolleranza (l'atteggiamento verso gli omosessuali e minoranze etniche). In base ai primi due parametri (il livello di talento e lo sviluppo tecnologico) la Russia è entrata nella top 30 dei leader. Per la tolleranza invece ha ceduto a tanti paesi, classificandosi al 123° posto. Meno tolleranti sono Moldavia, Armenia, Tunisia, Iraq, Zambia, Tanzania e Ghana. Al 1° e al 2° posto si sono collocati rispettivamente Canada e Islanda.
Gli autori della classifica ritengono che un elevato livello di intolleranza incida gravemente sull'attrattività della Russia per gli investitori stranieri.
Tuttavia, gli stessi investitori europei non condividono questa opinione. «Il fattore dei migranti e della tolleranza non ha nessun effetto negativo sui potenziali investitori. In generale, il problema principale è una barriera burocratica, in secondo luogo è l'ignoranza della realtà russa. Anche la propaganda occidentale colpisce gravemente gli investimenti in Russia» – ha detto il presidente dell'Associazione degli imprenditori italiani in Russia (Confindustria Russia), Vittorio Torrembini.
Con lui è d'accordo anche il vice segretario dell'Associazione europea delle piccole e medie imprese, Patrick Gibbels. Lui ritiene che le aziende coltivino la lealtà verso la comunità LGBT e gruppi etnici piuttosto come una trovata pubblicitaria che promuove l'afflusso di nuovi clienti, ma le aziende raramente scelgono le regioni in base all'atteggiamento nei confronti di tali minoranze.
Mosca, Victoria Kravchenko
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