Una volta che la Russia ha imposto un embargo sulla fornitura di prodotti alimentari provenienti dall'Unione Europea e dagli Stati Uniti, come misura per contrastare le sanzioni antirusse, dai banconi dei negozi russi sono sparite le cibarie importate. In particolare, il divieto d'importazione di alcuni tipi di prodotti provenienti dall'Europa ha colpito gravemente il settore lattiero-caseario, in particolare da tavola dei russi sono scomparsi formaggi e frutti di mare europei.
I produttori locali si sono dati da fare per occupare la nicchia vacante. Ora, la mozzarella e il parmigiano vengono prodotti in Siberia. Tuttavia, con pesce e frutti di mare la situazione era più complicata. In precedenza, una piccola quota del mercato è stata occupata dalla produzione proveniente dell'Estremo Oriente, ma Sakhalin è lontano da Mosca, e a volte è impossibile trasportare tali prodotti delicati e deperibili.
La soluzione a questo problema è stata trovata dagli imprenditori di Sochi che sono già da tempo impegnati nell'allevamento di cozze e ostriche, tuttavia non su scala industriale. Lungo la costa del distretto Golovinka della regione Lazarevskij di Sochi galleggiano i campi di cozze e ostriche. La particolarità della cucina casalinga locale è l'arrostimento di ostriche infilate sui rametti essiccati al sole sul falò accesso sulla spiaggia.
Ora, a Sochi hanno cominciato ad allevare le ostriche e cozze per i consumatori locali e per la vendita. Come ha raccontato uno dei proprietari di un'azienda di itticoltura specializzata in allevamento di ostriche, attualmente produce ostriche del Pacifico, cozze del Mar Nero e del Mediterraneo. Le cozze per l'allevamento sono state portate direttamente dal Mar Nero, e le ostriche provengono dalle coste della Francia – Calais e Nantes. Molluschi si sono adattati molto bene al clima locale.
Quest'anno si prevede di raccogliere 40 tonnellate di cozze e 150 mila pezzi di ostriche (l'anno scorso sono state raccolte 33 tonnellate di cozze). Gli imprenditori hanno grandi piani per il futuro: 300 tonnellate di cozze e un milione di pezzi di ostriche. L'obiettivo aziendale è di ridurre i costi di produzione una volta raggiunta la massima capacità produttiva. Per ora i prezzi della produzione degli imprenditori di Sochi variano dai 2 ai 4,5 euro al chilo.
Sochi, Ekaterina Rudnik
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