La mascotte delle Olimpiadi di Mosca del 1980 per 36 anni era presente davanti all'hotel «Lybid» a Kiev. La scorsa settimana, a tarda sera, un gruppo di giovani l'ha abbattuta. Pare che la nuova generazione di ucraini si sia messa sul serio all'attuazione della legge sulla decomunizzazione, nel quadro della quale il paese demolisce i monumenti sovietici e rinomina le città.
Così era l'orsetto Misha davanti all'hotel «Lybid'» a Kiev
Particolarmente impegnati nella decomunizzazione in Ucraina sono nazionalisti e radicali. La demolizione della mascotte delle Olimpiadi è stata molto significativa. Anche se il Comitato Olimpico ha sempre sostenuto che lo sport deve rimanere fuori dalla politica, i Giochi Olimpici dipendono spesso da come si sviluppa la situazione politica nel mondo.
La mascotte delle Olimpiadi di Mosca '80
Ricordiamo, che Misha era la mascotte dei Giochi Olimpici di Mosca 1980. Quell'anno, gli Stati Uniti hanno boicottato l'Olimpiade di Mosca per l'invasione sovietica dell'Afghanistan nel 1979. L'esempio statunitense è stato seguito da altri paesi (in tutto saranno 65). Alcuni atleti provenienti da Regno Unito, Francia e Grecia hanno partecipato ai Giochi Olimpici a titolo individuale, con il permesso dei loro Comitati Olimpici. Tuttavia, le squadre della Gran Bretagna e della Francia erano meno numerose del solito. La squadra più grande dell'Europa occidentale che ha partecipato all'Olimpiade di Mosca era quella d'Italia.
La cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Mosca
Alle cerimonie di apertura e di chiusura dell'Olimpiade 14 squadre (Australia, Andorra, Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Puerto Rico, San Marino, Francia e Svizzera) hanno partecipato senza bandiera né inno nazionale, presentandosi invece sotto le insegne del CIO.
All'Olimpiade di Mosca l'Italia ha vinto 15 medaglie complessive, di cui otto erano d'oro. In particolare, un oro nei 200 metri ha vinto il leggendario velocista italiano Pietro Mennea, inoltre, l'atleta ha regalato al suo paese anche un bronzo nella staffetta.
Kiev, Ekaterina Rudnik
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