Il presidente dell'Ucraina Petro Porošenko ha confermato le sanzioni nei confronti delle banche russe.
«Sanzioni della durata di un anno saranno applicate nei confronti di «Sberbank», «VS Bank», «Banca d'investimento del commercio e dell'industria», «VTB Bank» e «BM Bank» per quanto concerne il trasferimento di capitali delle suddette persone giuridiche oltre i confini dell'Ucraina in favore di persone a loro collegate» – si legge nel comunicato ufficiale dell'ufficio stampa del presidente.
A controllare l'applicazione delle sanzioni sono stati preposti il consiglio dei ministri e la Banca nazionale dell'Ucraina. Questi enti sono stati incaricati di «prendere provvedimenti urgenti per vietare il versamento di soldi di imprese, enti, organizzazioni e società statali, nei cui capitali sociali ci siano partecipazioni statali, in quelle banche indicate nella risoluzione del Consiglio di sicurezza nazionale e della difesa dell'Ucraina».
Da notare che il numero dei clienti d'impresa nella sola filiale ucraina di Sberbank supera i cinque mila. E che nel complesso gli attivi di questa banca russa in Ucraina sono di 1,6 miliardi di euro.
La «Sberbank» ha già cominciato a introdurre delle controsanzioni: limitazioni del movimento di soldi sui conti, un limite per i prelievi di contanti, blocco delle operazioni con le carte di credito per le persone fisiche.
L'addetto stampa del presidente della Russia Dmitrij Peskov ha dichiarato che al Cremlino sono preoccupati dall'inasprirsi della situazione critica in Ucraina e hanno intenzione di difendere con tutti i mezzi legali gli interessi degli istituti finanziari russi tuttora operanti in questo paese. Peskov ha poi aggiunto che di questo passo l'Ucraina smetterà di essere affidabile per gli investitori stranieri.
Kiev, Platon Efimčuk
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