L'impresa responsabile dei seppellimenti dei defunti a Mosca è finita al centro di uno scandalo a causa di un video pubblicato in rete in cui si vedono i collaboratori di uno degli obitori della capitale in una festicciola ad alta gradazione alcolica.
I media russi hanno pubblicato un filmato in cui gli agenti delle pompe funebri si danno ai bagordi nella sala del commiato dell'obitorio giudiziario di Mosca. Durante il banchetto prenatalizio si è fatto uso smodato di bevande alcoliche, tanto che una delle festanti ha deciso di infilarsi in una bara con la sigaretta in bocca. Una sua collega le ha poi messo tra le gambe la cassetta delle offerte, mentre un terzo festaiolo riprendeva la scena con il cellulare. «Fate un'offerta in ricordo» ‒ ha commentato. «Siete delle blasfeme!».
Alla fine del video, filmato nella stanza dove c'erano appese dappertutto icone, si vede come la donna, dondolandosi, cerchi di uscire dalla bara e, dopo che si è sentito un crepitio, alla fine con l'aiuto degli altri sia riuscita a tirarsene fuori.
Dopo che il video con i bagordi nella camera mortuaria è stato reso pubblico, gli utenti di internet hanno dato addosso all'impresa di pompe funebri, la quale, manco a dirlo, piuttosto di recente aveva proposto di tenere nei cimiteri moscoviti delle lezioni e delle serate commemorative dedicate alle personalità eminenti della cultura lì sepolte.
In precedenza, il direttore dell'impresa di pompe funebri coinvolta nello scandalo in un'intervista a un giornale moscovita aveva dichiarato che il mercato dei servizi funebri in Russia per il 60-70% è illegale. In relazione a ciò alcuni utenti hanno supposto che la pubblicazione del video famigerato sia la conseguenza della guerra concorrenziale.
Mosca, Zoja Oskolkova
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