Sulle bottiglie di vino e champagne compariranno le etichette con maggiori informazioni per i consumatori russi. In particolare tutti i produttori dovranno indicare il paese dove è stata coltivata l'uva utilizzata per ottenere le bevande alcoliche.
Secondo gli emendamenti alla legge «Sulla regolamentazione di stato della produzione e della vendita di alcol etilico e di prodotti contenenti alcol» redatti dal ministero dell'Agricoltura, a partire dal 1° gennaio 2018 sull'imballaggio per la vendita delle bevande alcoliche dovranno essere obbligatoriamente indicate le informazioni sul paese di provenienza dell'uva, del mosto d'uva e degli altri prodotti, scrive il giornale «Izvestija».
Gli autori del progetto di legge ritengono che con tale provvedimento si possa migliorare lo stato d'informazione per la popolazione. Inoltre, esso permetterà di creare pari condizioni tra le imprese che utilizzano materie prime russe e d'importazione per la produzione di vini e champagne. È importante sottolineare che attualmente viene considerato vino russo tutto quello che viene prodotto nel territorio della Federazione russa. Di fatto può succedere che l'uva utilizzata per le bevande alcoliche russe provenga, ad esempio, dal Cile.
Nel 2015 la Russia ha importato 20 milioni di decalitri di prodotti vinicoli, e altri 20 milioni di vino prodotto da uva, champagne compreso. Nel complesso, nel 2015 il volume d'importazione di vino, compreso lo champagne, è stimato in 692,4 milioni di dollari. I principali fornitori sono la Spagna (32,5%), l'Ucraina (16,6%), l'Italia (14,5%) e la Francia (7,8%).
Alcuni produttori stanno già indicando sulle etichette che il vino è ottenuto da uva russa. A guardare le statistiche, negli ultimi anni la popolarità dei vini prodotti in Russia è notevolmente cresciuta. Solo alcuni anni fa nel volume complessivo del mercato vinicolo circa la metà dei vini erano d'importazione.
Alcuni esperti sono però convinti che la legge possa rivolgersi contro i vinaioli russi. Nella maggioranza i compratori di vino e champagne sono donne, e per loro il vino ottenuto dall'uva coltivata, ad esempio, in Francia, può essere più allettante rispetto a quello prodotto dai vigneti del Kuban.
Le nuove norme d'etichettatura entreranno in vigore già dal 1° luglio 2017, tuttavia fino alla fine dell'anno i produttori hanno il diritto di produrre le bottiglie con le vecchie etichette senza l'indicazione del luogo di provenienza dell'uva.
Mosca, Zoja Oskolkova
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