La maggior parte della popolazione della Russia ritiene accettabile una pensione di circa 450 euro. Secondo i cittadini della Federazione russa, le prestazioni pensionistiche al termine del periodo lavorativo dovrebbero compensare circa il 70% dello stipendio perduto. A tali conclusioni sono arrivati gli specialisti dell'Università statale russa di scienze sociali in seguito a un sondaggio effettuato tra i russi.
Circa il 40% dei rispondenti ritiene accettabile una pensione dai 300 ai 450 euro. Meno di un terzo si accontenterebbe di 230-300 euro, mentre solo un russo su dieci non sarebbe contrario a prendere 150-230 euro, scrive «Izvestija». Secondo gli esperti, il basso livello di aspettative deriva dal fatto che l'attuale pensione media nel paese è di poco meno di 200 euro.
Allo stesso tempo gli abitanti della Federazione russa non vorrebbero perderci molto nel passaggio dallo stipendio alla pensione e ritengono che la prestazione pensionistica dovrebbe compensare fino al 70% dello stipendio alla fine della carriera lavorativa. Tenendo conto che gli stipendi medi nel paese sono attualmente sui 570 euro, delle pensioni di 300-450 euro sarebbero del tutto logiche e corrisponderebbero a un coefficiente di compensazione abbastanza alto.
Le aspettative dei russi sono inoltre condizionate dalle informazioni sulle prestazioni pensionistiche all'estero. Ma qui non bisogna dimenticare che, per esempio in Europa e negli USA, esiste un sistema pensionistico multilivello, per il quale la maggior parte del valore della pensione i cittadini la ricevono grazie ai contributi volontari. In Russia invece i cittadini preferiscono non investire nella pensione futura, poiché dubitano che in prospettiva i contributi volontari possano influire molto sull'entità delle prestazioni.
Dai risultati del sondaggio si evince che l'anno scorso il numero di russi che vorrebbero accumulare la pensione autonomamente si è ridotto della metà. Le frequenti riforme del sistema pensionistico riducono la fiducia nelle pensioni volontarie, pensano gli esperti. Affinché la gente cominci a investire nelle pensioni future è necessario che la politica pensionistica sia trasparente e comprensibile non per un breve periodo di tempo, ma in una prospettiva di 20-30 anni.
Attualmente i risparmi previdenziali dei russi sono di circa 80 miliardi di euro. I cittadini sono pronti a contribuire ai programmi pensionistici con un cofinanziamento, tuttavia in questo caso contano che dei contributi pensionistici se ne facciano carico anche i datori di lavoro. I programmi di cofinanziamento statale per ora non hanno avuto molto successo. In otto anni di esistenza del programma, la somma delle risorse messe da parte dagli interessati è stata di 1,4 miliardi di euro.
Mosca, Zoja Oskolkova
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