La Camera civica della Russia ha proposto alla Duma di stato e al presidente del Consiglio per i diritti civili di istituire una nuova figura, quella del difensore dei diritti degli anziani. L'utenza potenziale del nuovo incaricato è di 80 milioni di russi.
Dai dati del Fondo pensionistico della Russia risulta che oggi il 62% della popolazione del paese è composto da cittadini in età pensionabile o prepensionabile. Il nuovo difensore incaricato avrebbe il compito di tutelare i diritti degli anziani negli ospizi, ma anche nei complicati espletamenti burocratici (pagamento della pensione, corretta indicizzazione, conguagli ecc.).
Inoltre, il difensore dei diritti dei pensionati dovrebbe stare in guardia sul diritto al lavoro degli anziani. Al giorno d'oggi le tecnologie consentono di lavorare più a lungo, e se una persona non vuole andare in pensione ma continuare a lavorare, questo è un suo diritto. In generale in Russia ci dovrebbe essere un atteggiamento più responsabile nei riguardi di questa categoria di cittadini, che aiutano a risanare l'ambito pubblico del paese.
Aggiungiamo che in Russia ci sono circa 1.500 case di cura statali dove vivono più di 240 mila anziani. Il fabbisogno di ospizi è però stimato in 4 mila strutture. In attesa di trovare un posto nelle case di cura vi sono attualmente più di 20 mila anziani. Il personale medico per la cura degli anziani spesso insufficiente; nelle strutture più problematiche una sola infermiera deve occuparsi di 20 degenti. Due terzi della loro pensione gli ospiti la devono versare all'ospizio, ma questi soldi non bastano comunque a far fronte a tutte le spese.
Mosca, Zoja Berezina
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