In Russia è stata proposta l'introduzione di un «semaforo alimentare»: un contrassegno colorato per i prodotti alimentari più o meno salutari da mettere sulle etichette.
Secondo Sergej Ivanov, incaricato speciale del presidente della Russia per ambiente, ecologia e trasporti, niente va proibito: il consumatore deve avere il diritto di scelta. Ma i prodotti alimentari vanno contrassegnati con dei colori.
Il rosso potrebbe ad esempio significare «mangialo, se ti piace, ma tieni conto che tra un po' di tempo potresti cominciare a ingrassare»; ai prodotti più o meno salutari si potrebbe assegnare il colore giallo, mentre il verde, ovviamente, andrebbe agli alimenti più di qualità e più naturali.
Va tenuto conto che, secondo le stime degli esperti, dal 25 al 50% dei prodotti alimentari in Russia sono contraffatti. Per abbassare i costi di produzione, le imprese aggiungono negli alimenti anche stucco, sapone e gesso. L'unico alimento che oggi in Russia non viene alterato sono le uova di gallina. Anche agli ingredienti riportati sulle confezioni non c'è molto da credere, perché nel 99% dei casi le informazioni sulle etichette non corrispondono alla realtà.
Mosca, Igor' Jurov
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