I servizi di intelligence estoni ritengono che «la mano di Mosca» farà scatenare nei pub del paese risse ad alto tasso alcolico tra la popolazione locale e i soldati britannici della NATO di stanza in Estonia. Addirittura, secondo il capo del dipartimento informazioni del servizio Mikk Marran, «lo stiamo già osservando».
L'intervista con il racconto sulla terribile «mano di Mosca» Marran l'ha rilasciata al giornale britannico «The Times». Secondo le informazioni dell'edizione, Tallinn e Londra per alcuni mesi avrebbero discusso della minaccia per cui i soldati britannici in Estonia potrebbero venir coinvolti in «giochi di spionaggio da guerra fredda».
«Girano voci della serie che la popolazione locale non sarebbe contenta dell'arrivo di questi soldati. Là verranno dislocati 800 giovani soldati britannici. I quali andranno dalle basi nelle città e frequenteranno i pub. Noi non possiamo escludere che si verificheranno delle risse provocate dalla «squadra avversaria», come la chiamiamo qui in Estonia» – ha dichiarato il funzionario.
Marran ha spiegato che la subdola «mano di Mosca» potrebbe utilizzare il metodo delle «trappole al miele», inviando in missione una donna per provocare risse nei locali dove si beve alcol, in modo da far passare i soldati britannici per degli hooligans, e anche per mettere in atto delle provocazioni per ottenere l'accesso agli account dei militari britannici sui social con l'obiettivo di carpire informazioni per poterli poi ricattare.
Marran ha inoltre dichiarato che il fatto che in Europa siano di stanza quattromila militari dei paesi della NATO potrebbe diventare «un'ottima opportunità per Mosca di creare una falsa impressione di un'aggressione occidentale tramite la diffusione di fake news da parte dei media del Cremlino».
In qualità di «prova» delle sue insinuazioni Marran ha portato una rissa di strada in Lettonia avvenuta lo scorso anno, nella quale due soldati britannici che si trovavano nel paese per delle esercitazioni sono venuti alle mani con dei locali. La rissa è stata ripresa in un video da alcuni passanti che Marran ha qualificato come «legati ai media simpatizzanti con la Russia», aggiungendo convinto: «Di certo qui c'è lo zampino russo».
Ricordiamo che l'estate scorsa al summit della NATO a Varsavia è stata presa la decisione di «rafforzare il fianco orientale» dell'alleanza dislocando in Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia un battaglione internazionale in ciascun paese. Il compito di costituirli se lo sono preso Gran Bretagna, Germania, Canada e USA.
A Mosca hanno più volte dichiarato che la Russia non attaccherà mai alcun paese della NATO. Il ministro degli Esteri della Federazione russa Sergej Lavrov ha messo in evidenza come nell'alleanza questo lo sappiano benissimo e come non facciano altro che cercare scuse per dislocare mezzi pesanti e battaglioni vicino ai confini russi.
Tallinn, Polina Nikolaeva
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