Il governatore della regione di Novosibirsk Vladimir Gorodeckij ha firmato una delibera con l'elenco aggiornato degli ambiti d'attività vietati ai migranti, che è praticamente raddoppiato.
L'elenco comprende 33 ambiti d'attività nei quali i migranti non possono lavorare. In particolare si tratta di istruzione, trasporti pubblici, taxi, commercio di legname, caccia, pesca, attività giuridica, finanziaria e assicurativa. D'ora in poi, con l'approvazione della nuova delibera, i lavoratori stranieri non potranno più produrre e vendere alcol, tabacco e preparati farmaceutici, assistere anziani, invalidi e bambini, lavorare nei call-center.
Il divieto riguarda i cittadini di Uzbekistan, Tagikistan, Azerbaigian, Moldavia e Ucraina. La delibera non toccherà invece i cittadini dei paesi che fanno parte dell'Unione economica eurasiatica: Kazakistan, Kirghizistan, Armenia e Bielorussia.
Per la prima volta il governatore della regione di Novosibirsk aveva disposto il divieto per i migranti di lavorare in determinati settori d'attività nell'agosto dello scorso anno. Secondo la delibera, i lavoratori stranieri non possono ottenere l'abilitazione per lavorare nelle scuole materne e nelle scuole primarie, oltre che nelle colonie per bambini. Non hanno inoltre il diritto di lavorare come contabili, addetti alle risorse umane, segretari, redattori e traduttori. Inoltre è loro proibito di ottenere la licenza per operare nella sfera del trasporto di passeggeri: i migranti non potranno quindi condurre taxi o maršrutki (pulmini sostitutivi).
Novosibirsk, Zoja Oskolkova
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