In Jacuzia un sottotenente di polizia è sospettato di aver tenuto in schiavitù una cittadina filippina. Dalle informazioni preliminari risulta che l'uomo e la sua consorte, proprietaria di una ditta di pulizie, non volessero lasciare andar via la loro dipendente.
Raquel, di nazionalità filippina, lavorava nella ditta della coppia come addetta alle pulizie, ma quando hanno smesso di pagarle lo stipendio, si è trovata un altro posto di lavoro.
La coppia è andata a riprendere l'ex dipendente con la forza e l'ha chiusa in casa. Dopo essere stata rinchiusa per due giorni, la straniera ha deciso di fuggire. Ha aspettato che facesse notte ed è uscita da una finestra. Nonostante l'appartamento si trovasse al piano terra, la donna ha riportato alcune lesioni di una certa gravità. Dalle indagini preliminari risulta che si sia rotta delle vertebre e il calcagno.
La detenzione in schiavitù della filippina si è scoperta quando Raquel, con contusioni e fratture alle gambe, è riuscita a trascinarsi da un conoscente, il quale ha chiamato la polizia.
Adesso al comando regionale di polizia è in corso un'indagine di servizio. Se verrà confermato che l'ufficiale delle forze dell'ordine è coinvolto in questa storia, per lui scatterà il licenziamento. Il poliziotto è stato denunciato per «detenzione illegale con danni gravi alla salute».
Jakutsk, Zoja Oskolkova
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