I deputati della Duma dello Stato nelle liste del Partito Comunista della Federazione Russa hanno proposto di inasprire le sanzioni per l'uso improprio dei simboli e degli emblemi dello Stato del periodo sovietico e della Federazione Russa. In primis della bandiera rossa o dello stemma dell'URSS.
Secondo i comunisti, per l'uso dei simboli dello Stato ai fini commerciali sarà necessario ottenere pareri degli esperti, i quali valuteranno il design ed il campionario di questi prodotti. Si potrà mettere la produzione in serie solo dopo il nulla osta dei periti che dovranno certificare l'assenza delle distorsioni e la corretta riproduzione dei cimeli sovietici. Il ministero della Giustizia istituirà un gruppo di esperti ad hoc composto di filologi, avvocati, disegnatori.
Nel caso di utilizzo dei simboli dello Stato in modo oltraggioso e senza adeguata autorizzazione gli imprenditori, persone giuridiche, rischiano una multa fino a 80 mila euro, mentre amministratori, persone fisiche, delle imprese – fino a 160-320 euro.
Nel caso della distorsione intenzionale dei simboli dello Stato con sottinteso irrisivo è stata proposta la reclusione in carecere per il periodo di 5 anni per imprenditori colpevoli di vilipendio dei simboli dello stato.
Inoltre i comunisti hanno ricordato che la Russia è il successore legale dell'Unione Sovietica. I simboli statali sono una cosa seria, rappresentano lo Stato, il fondamento di educazione patriottica, e come tali devono essere adeguatamente protetti.
Mosca, Zoja Oskolkova, Ivan Gridin
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