Gli inquirenti di Baškortostan hanno avviato i controlli dopo la denuncia di un residente locale riguardante la registrazione illegale in una delle cliniche ostetriche della città.
Alla polizia si è rivolto un 62enne, raccontando che in uno dei reparti di ostetricia è stato installato illegalmente un sistema di videosorveglianza. Inoltre, altre telecamere nascoste sono installate anche nelle sale parto, che permette di registrare il processo del parto.
Strano, ma il personale dell'ospedale non sa chi ha installato le telecamere. Le opinioni delle partorienti sull'accaduto si dividono: alcune di loro sono indignate, mentre le altre credono che il video potrebbe aiutare se durante il parto qualcosa va storto.
Delle telecamere si è accorta una delle partorienti dopo sette ore di travaglio. La donna ha ammesso di essere rimasta scioccata: «È veramente una brutta sensazione sentire che qualcuno ti sta guardando e riprendendo, soprattutto in un tale momento e poi senza alcun preavviso e senza il tuo consenso».
Tuttavia, alcune partorienti ritengono che una tale registrazione potrebbe aiutare a risolvere i problemi che potrebbero sorgere durante il parto, e nel caso di controversie potrebbe anche servire come una prova.
Alla riunione ordinaria del personale medico è stata sollevata la questione, chi ha disposto di installare le telecamere nella sala parto. Nessuno del personale ospedaliero si è assunto la responsabilità personale per questa «innovazione». Più tardi si è saputo che l'amministrazione dell'ospedale non ha dato il permesso dell'installazione degli apparecchi di videosorveglianza e videoregistrazione.
Secondo gli avvocati, per effettuare una registrazione bisogna avere il consenso scritto della paziente. È possibilissimo che il personale dell'ospedale abbia installato le telecamere per evitare ulteriori accuse del suo lavoro scadente. In ogni caso però è illegale nei termini di legge.
Ufa, Zoja Berezina
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